Il computer nella didattica è un eccellente strumento di mediazione infatti, può ricoprire la funzione di mediatore: attivo, analogico, simbolico. Nel primo caso il soggetto ne sperimenta il semplice uso. Nel secondo può essere utilizzato per una simulazione strumentale dove nelle attività professionali vengono inseriti fattori forniti in sequenza casuale con l’obiettivo di insegnare a trovare risposte tempestive ed adeguate rispetto a situazioni impreviste o a variazioni casuali di situazioni tipiche. Nel terzo caso si utilizza semplicemente per la videoscrittura e contribuisce a superare le difficoltà espressive del soggetto. Per esempio, la disabilità motoria spesso può compromettere in modo grave la facoltà di uso della mano e il computer, con un adeguato sistema di ausili, permette a questi disabili di accedere alla scrittura ed usarla per comunicare. In questo modo i soggetti diversamente abili possono produrre testi scritti, disegni, accedere ai sistemi di comunicazione moderna e alla rete come qualunque altro individuo e questo contribuisce ulteriormente alla loro integrazione nella società. Tuttavia per raggiungere questi scopi è auspicabile che l’intervento sia fatto sin dall’infanzia ed è necessario dotare l’alunno di una adeguata postazione di lavoro (che deve tenere conto dei suoi problemi di postura e motricità fine) e attribuirgli i tempi necessari per poterla utilizzare adeguatamente a seconda delle esigenze. Gli strumenti che si possono adottare sono molteplici: tastiere e mouse speciali, adattamenti a livello di hardware (per es. Accesso facilitato del sistema operativo Windows), programmi che permettono l’accesso al P.C. con l’uso di comandi vocali. La scelta dell’ausilio non deve essere improvvisata, ma occorre valutare, sulla base di un’attenta analisi delle caratteristiche dei movimenti della persona e della sua postura, con l’aiuto di specialisti, su quale movimento residuo è necessario agire e di conseguenza quale è lo strumento migliore da adottare.
Anche per gli alunni non vedenti, una volta acquisita una competenza di base, possono usare il computer come mediatore (ad eccezione dei programmi connessi con il disegno e la grafica, ed ancora di difficile svolgimento sono quelli legati alla matematica). Comunque in commercio esistono appositi ausili che permettono di ricevere in modalità sonora o tattile le informazioni che normalmente vengono comunicate con modalità visive. Gli strumenti utilizzati sono molteplici ad esempio: la stampante Braille, programmi per la gestione della matematica (LAMBDA e MathBraille).Tuttavia la maggior parte delle persone con disabilità visiva sono ipovedenti (hanno una limitazione nella visione ma mantengono un residuo visivo) e i loro casi sono molto differenti per cui è necessario personalizzare la postazione di lavoro alle esigenze di ciascuno sulla base dei parametri fondamentali della loro visione. L’ambiente deve essere ergonomicamente adeguato ponendo particolare attenzione alle luci e alle caratteristiche dei materiali. Di particolare aiuto per questi disabili sono i “programmi ingrandenti” che permettono di visualizzare in modo ingrandito tutto ciò che appare sulla schermata.
Per quanto riguarda gli alunni sordi che non possono utilizzare lo strumento naturale di produzione del linguaggio verbale (il feedback verbo-acustico), le cui produzioni linguistiche vengono controllate da un organo acustico esterno (l’orecchio del logopedista o dell’insegnante), possono avvalersi di diversi programmi: a) quelli che mirano a sviluppare l’apprendimento della lingua orale associati alla riabilitazione e alla lettura labbiale;b) quelli che offrono una conoscenza linguistica non verbale fondata sulla Lingua Italiana dei Segni (LIS). Quindi si possono utilizzare software per la produzione di ipertesti, per il riconoscimento vocale, per l’apprendimento linguistico e della lingua dei segni, per sviluppare la capacità di astrazione che nei soggetti sordi è deficitaria per le difficoltà di acquisizione del linguaggio orale e poi di quello scritto.
Gli ausili informatici sono un valido aiuto per tutti quei soggetti che soffrono di Disturbi Specifici di Apprendimento (dislessia, disortografia, discalculia). In particolare possono migliorare la qualità della vita dell’alunno dislessico che spesso viene considerato, se il disturbo non viene diagnosticato, un alunno svogliato e negligente. Invece lo studente può leggere e scrivere, ma per fare questo ha un grande dispendio di energie, perché non ha automatizzato i processi di decodifica del linguaggio scritto in linguaggio verbale e così si stanca facilmente, commette errori e non impara. Sul mercato sono disponibili molti software che possono rappresentare un valido ausilio per questi disturbi e sono utilizzabili sia in modalità riabilitativa che compensativa (aiuto nello svolgimento del compito per esempio per correggere errori ortografici o fare calcoli). Ne sono esempi: software per facilitare la lettura, la scrittura, la matematica e la geometria, testi in formato digitale, audiolibri.
Anche per gli alunni non vedenti, una volta acquisita una competenza di base, possono usare il computer come mediatore (ad eccezione dei programmi connessi con il disegno e la grafica, ed ancora di difficile svolgimento sono quelli legati alla matematica). Comunque in commercio esistono appositi ausili che permettono di ricevere in modalità sonora o tattile le informazioni che normalmente vengono comunicate con modalità visive. Gli strumenti utilizzati sono molteplici ad esempio: la stampante Braille, programmi per la gestione della matematica (LAMBDA e MathBraille).Tuttavia la maggior parte delle persone con disabilità visiva sono ipovedenti (hanno una limitazione nella visione ma mantengono un residuo visivo) e i loro casi sono molto differenti per cui è necessario personalizzare la postazione di lavoro alle esigenze di ciascuno sulla base dei parametri fondamentali della loro visione. L’ambiente deve essere ergonomicamente adeguato ponendo particolare attenzione alle luci e alle caratteristiche dei materiali. Di particolare aiuto per questi disabili sono i “programmi ingrandenti” che permettono di visualizzare in modo ingrandito tutto ciò che appare sulla schermata.
Per quanto riguarda gli alunni sordi che non possono utilizzare lo strumento naturale di produzione del linguaggio verbale (il feedback verbo-acustico), le cui produzioni linguistiche vengono controllate da un organo acustico esterno (l’orecchio del logopedista o dell’insegnante), possono avvalersi di diversi programmi: a) quelli che mirano a sviluppare l’apprendimento della lingua orale associati alla riabilitazione e alla lettura labbiale;b) quelli che offrono una conoscenza linguistica non verbale fondata sulla Lingua Italiana dei Segni (LIS). Quindi si possono utilizzare software per la produzione di ipertesti, per il riconoscimento vocale, per l’apprendimento linguistico e della lingua dei segni, per sviluppare la capacità di astrazione che nei soggetti sordi è deficitaria per le difficoltà di acquisizione del linguaggio orale e poi di quello scritto.
Gli ausili informatici sono un valido aiuto per tutti quei soggetti che soffrono di Disturbi Specifici di Apprendimento (dislessia, disortografia, discalculia). In particolare possono migliorare la qualità della vita dell’alunno dislessico che spesso viene considerato, se il disturbo non viene diagnosticato, un alunno svogliato e negligente. Invece lo studente può leggere e scrivere, ma per fare questo ha un grande dispendio di energie, perché non ha automatizzato i processi di decodifica del linguaggio scritto in linguaggio verbale e così si stanca facilmente, commette errori e non impara. Sul mercato sono disponibili molti software che possono rappresentare un valido ausilio per questi disturbi e sono utilizzabili sia in modalità riabilitativa che compensativa (aiuto nello svolgimento del compito per esempio per correggere errori ortografici o fare calcoli). Ne sono esempi: software per facilitare la lettura, la scrittura, la matematica e la geometria, testi in formato digitale, audiolibri.
Nessun commento:
Posta un commento